Musica rock turca

La Musica rock turca, spesso chiamata anche musica rock anatolica, si riferisce alla musica rock prodotta da artisti e musicisti della Repubblica Turca, in patria o emigrati all'estero. La musica rock in Turchia vide i primi vagiti fin dalla metà degli anni '50 con gli influssi del rock and roll americano, per poi diventare popolare dalla metà degli anni '60, con l'emergere di cantanti come Barış Manço, Cem Karaca, Erkin Koray, Selda Bağcan, Fikret Kızılok, insieme a band come Moğollar, Kurtalan Ekspres e 3 Hürel[1]. I primi brani in lingua turca vennero composti nell'epoca dell'influenza beat verso la metà degli anni '60. Come la maggior parte degli stili rock, la chitarra elettrica, il basso e la batteria sono gli strumenti principali di questo tipo di musica, ma la contaminazione con la musica tradizionale turca portò spesso all'introduzione di strumenti e sonorità tipiche del luogo, sviluppando un genere del tutto peculiare[2]. Tra il 1968 ed il 1975 il rock anatolico ottenne anche successi nel resto d'Europa, tanto che la critica occidentale inventò il termine "rock psichedelico turco" per definire ciò che in patria veniva definito "Anadolu Pop".

La prima ondata rock di rock anatolico si interruppe con il Colpo di Stato militare del 1980, per rinascere solo dopo il 1989 con nuove scene e nuove band.

  1. ^ Baris Mumcu, The Godfathers of Turkish Psychedelic Rock, su T-Vine, 12 luglio 2020. URL consultato il 1º gennaio 2022 (archiviato dall'url originale il 14 luglio 2020).
  2. ^ (EN) Reşat Kasaba e Sibel Bozdoğan (a cura di), Rethinking Modernity and National Identity in Turkey, University of Washington Press, 1997, ISBN 9780295800189.

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